La coperta simbolo dell’affetto di tanti amici lontani nello spazio, ma vicini vicini di cuore, verrà bellissima.
Arriva ancora qualche quadro con pensieri, ancora non siamo a cucire, anche se il tempo vola (il 21 dicembre finirà il settimo mese). E arrivano doni per chi non è ancora venuta alla luce, ma già vive e nuota, danza, scalcia, saluta chi riconosce dalla voce al tocco gentile sulla mia pancia.
Un amico che non naviga in ottime acque è stato il primo a pescare dalla “lista nascita” messa chez Prénatal… commossa.
Un’amica che non smette di sognare, pur travolta da una burrasca, traghetta colori da bimbi a bimba aiutandomi a sognare un futuro più dolce di quel che la ragione porterebbe a pronosticare…
dai “mostri” di Sogno: stelle, nuvole, pesciolino… tutto un universo colorato. E se son taglie diverse, le taglie dei capi per l’infanzia sono così strane… insieme stanno proprio bene; comunque Arianna e Federico vedono Viola
principessa a tre mesi,
bimba rock in jeans a sei mesi.
Un sorriso per lo sconcerto del nuovo postino:
“Raccomandata per Viola Nutini!”
“…posso firmare io per lei? Sarei la mamma…”
E sì, anche la mamma, questa mamma pasticciona, imperfetta e felice quanto spaventata, oltre a farti assaggiare dentro il tuo mare tutte le spezie del mondo e a cullarti con Mozart, rock, musica araba, danza del ventre, yoga e cori della Curva Fiesole… qualcosa ti ha preso, piccola Viola scalciante. Qualcosa di rosa, anche!
un pizzico di rosa, alle teppiste ‘inside’, sta benissimo 🙂
😉
sai che io adoro il rosa e tutte le sue sfumature… ognuno ha un debole no?:-)
i colori sono tutti belli, poi ogni persona ha i suoi preferiti. Per me viola, rosso, arancio… però anche il blu del mare e della sera, il marrone del cioccolato e del legno, il verde dei prati e il rosa di tanti fiori…
(sono contraria solo al “tutto rosa” per le bimbe, “tutto celeste” per i maschietti)
Ma davvero si potrà realizzare questa coperta, CATE? 😉
perché no? Ancora un po’ di tempo c’è, i pezzi di stoffa sono arrivati… le giornate fredde invitano a stare in casa un po’ di più e … ci si mette al lavoro aspettando il momento di correre a Careggi