imparare a conoscersi

e all’improvviso sentire che tutto andrà come deve andare. E iniziare a crederci. Davvero. Dal giorno di luglio in cui ho scoperto di essere in attesa non mi ero ancora ripresa dalla meraviglia… fortissima emozione inattesa. Da pochi giorni ci credo, sto per diventare mamma di una bimba che non vedo l’ora di riconoscere fuori da questa pancia almeno quanto adesso mi riempie di gioia conoscerla giorno per giorno da come si muove, scalcia, si gira, si placa cullata dai miei movimenti o si agita forse sognando… è in me, ma è già diversa da me, un’altra persona, un esserino che dipende dai miei respiri, da quel che mangio e poi da quel che le farò mangiare, ma non un pezzetto di me, un’altra persona da conoscere, una vita diversa con cui dividere lo spazio e condividere il tempo. Sarà anche lei una lunatica innamorata del cielo sopra Firenze?

Oggi è iniziato il corso di preparazione al parto… non ci insegneranno a partorire, come nessuno ci ha insegnato a vivere i cambiamenti non indifferenti che già ci sono stati, in fondo nessuno a parte noi può sapere quel che ciascuna di noi sta provando. Quel che possono darci l’ostetrica di riferimento e la figura variabile di accompagnamento (stamani una psicologa tirocinante), allora, che cosa sarà? Informazioni, incoraggiamento a fidarci di noi stesse e … un ambiente protetto (una stanza pulita e luminosa, con materassini e cuscini, separata dagli impegni e dagli elementi di disturbo del “fuori”) dove imparare a rilassarci. Fermare la giostra delle corse quotidiane per ascoltare chi ne sa più di tutti su quel che ci sta capitando: il nostro corpo e chi lo abita fino al momento di venire alla luce.

Uscire dalla Margherita e ripercorrere i viali interni di Careggi non più col gelo nel sangue anche in maggio, ma con te nella pancia… mi ha fatta sentire così leggera!
Il peso sulla bilancia sale in un modo che non avrei creduto possibile, il peso sul cuore se ne va.
Mi porterò sempre dietro la mia storia, ma tu, piccola Viola, mi stai aiutando a farne scivolare il dolore alle spalle

l’unico essere umano che può prendere a calci (e pugni e gomitate…) una donna
è chi deve ancora nascere

6 pensieri su “imparare a conoscersi

  1. E’ un post molto coinvolgente, emozionante. Difficile aggiungere qualcosa. Però mi ha molto colpito ( pare tu mi abbia letto nel pensiero…) “è in me, ma è già diversa da me, un’altra persona, un esserino che dipende dai miei respiri, da quel che mangio e poi da quel che le farò mangiare, ma non un pezzetto di me, un’altra persona da conoscere, una vita diversa con cui dividere lo spazio e condividere il tempo”. Non posso che condividere pienamente! Poi magari sarà pure lunatica innamorata del cielo sopra Firenze…e glielo auguro di cuore 😉

    • o forse sarà più calma (dubito, da come si comporta adesso 😉 ) della sua mamma e vorrà il Sole più che la Luna e l’estate e la montagna più che il mare e magari amerà la primavera più che l’autunno… va bene tutto, basta non tifi squadre con la maglia strisciata 😀

  2. Ciao Cate, è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ti ho letto qui su WordPress. Molto nello quello che scrivi e mi fa molto piacere sentire di questa tua nuova coscienza. Sarà un caso ma stamane, verso le sei e mezza, ho visto la Luna (ad Ovest) che scorreva fra le nuvole ed il suo riflesso che la inseguiva. Il riflesso era forse Giove ed erano ovviamente le nuvole a muoversi ….e qui, dopo tanto, ritrovo tuo foto della luna. 🙂

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