Nel cuore della Maremma, vicino a Capalbio, sul versante che guarda a mezzogiorno della collina di Garavicchio,
l’artista Niki de Saint Phalle, affascinata anche dal Parco Güell di Gaudí a Barcellona, iniziò un’opera fantastica alla fine degli anni ’70: un parco popolato da statue colorate ispirate alle figure degli arcani maggiori dei Tarocchi.
Fantasie di luce, colori, rimandi di specchi, simboli e segni… un vero parco giochi per l’anima.
E Daniela ci ha portati nel Giardino dei Tarocchi, sopportando con pazienza i miei passi lenti e incerti e le soste frequenti che il mio nuovo interessante stato impone… e forse godendo divertita del mio stupore infantile.
Per la cronaca (cioè per i superstiziosi) era Venerdì 17 e … è stata una delle più belle giornate di questa particolare estate.
Il diavolo, probabilmente
e il mondo gira…
e amo il piccante.
E la morte
ha un lato di vita
e … tra me e Daniela
abbiamo scattato troppe foto, chi volesse vederne più che in questo sconclusionato post può andare all’album dedicato
Ma come stai bene, nuvoletta abbronzata!
dopo aggiungo all’album altre foto… accanto a Daniela (lei sì davvero abbronzata) sembriamo un manifesto per l’amicizia tra i popoli 😉
Che bella giornata! Come le altre, del resto!
come ogni giorno e ogni notte insieme
meglio se lontani da casa e dai rompicoglioni quotidiani
Ciao Cate, un motivo in più per visitare Capalbio, visto anche che ci manco da un pezzo!
sì, Capalbio è deliziosa (era una vita che non tornavo in Maremma). Il Giardino dei Tarocchi… una sorpresa fantastica