io non ho bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all’orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi
Alda Merini
Du’ soldini non mi farebbero schifo, ma solo per stare meno attenta alle spese minute o per allungare vacanze e viaggi… in realtà non manco di nulla. I veri doni, detti a volte “presenti”, sono cari per gli affetti che portano dentro, per le presenze che prolungano nell’assenza temporanea. Ci si rivede, si ritrovano gli amici in oasi di tempo e spazio che scompaginano i registri. E si lasciano andare i nodi antichi per nuove trame. Nulla da rimpiangere, tutti da tenere in cuore.
All’Elba, il Maestro di luce, il fotografo di fiori e Luna e mare, diventato presenza concreta e squisito ospite… impossibile elencare ogni dono di Adriano, ogni gentilezza: ci hai fatti sentire più che benvenuti. Grazie! Qui posso mettere solo frammenti, dopo le figurine della Fiore (da un milanista, poi, davvero gradite), scelgo di ringraziarti per gli occhialini da nuoto subacqueo: era una vita che non godevo della visione ravvicinata, con la testa immersa nel verdeazzurro trasparente, di praterie di posidonia e pesciolini colorati tra gli scogli e i pentagoni dorati che il sole disegna sul fondo sabbioso…
All’Elba, ritrovata Allegra, la gioia di vivere fatta bambina
e tutta la sua famiglia, amici d’estate diventati amici veri grazie alla rete (con facebook ci siamo tenuti in contatto tutto l’anno e accordati per ritrovarci a Fetovaia in agosto)
e la sorpresa di ricevere anche da parte loro un dono per chi nascerà in inverno:
il biglietto di auguri, un disegno di Allegra.
Volevo ringraziare qui anche Daniela, per il dono di aria buona e posti belli… ma i tre giorni e quattro notti in Maremma meritano post a parte. Ci ha fatto il dono di allungare la vacanza, prima di tornare a Firenze.
E ci ha portati nel meraviglioso Giardino dei Tarocchi
E poi arrivano i primi pezzi di stoffa per il Bai Jia Bei (grazie Lucia, Carla e Anna). Ci vorrano altri post su queste briciole…. per ora soltanto il regalo di Lucia (un bavaglino di seta), il suo biglietto e la sua stoffa, poi. Pensare che dopo aver letto “Succo di melagrana” le avevo scritto quanto mi avesse colpita il racconto “La lampada di Castelli” confidandole il dolore per la ferita dell’aborto spontaneo e la rassegnazione a non restare mai più incinta… e invece MAI DIRE MAI
Nella foto al Giardino dei Tarocchi hai un bellissimo spot di luce esattamente sul pancino!!!:)
scelta quella foto proprio per la luce sulla pancia 😉
Daniela ce ne ha scattate tante, bellissime, ma quello “spot” … eh!
(effetto di luce casuale, nel senso di non studiato… poi chi vuole – tipo una nuvola viola lunatica – ci può leggere segni)
Mai dire mai davvero, Cate. Specialmente quando la speranza si tinge di un inconfondibile colore viola. Abbraccio!
a volte le fratture sono i passaggi per luce nuova
Un abbraccio a te, scrittrice
Le nostre vacanze sono state bellissime anche grazie a tante splendide persone che ci hanno accompagnato nel nostro quotidiano cammino di felicità. Ed altre che ci accompagnano anche nella vita di tutti i giorni!
i naufraghi iniziano a isolarsi meno… in fondo, si salpa per un viaggio senza biglietto e senza bagagli. Insieme. I rispettivi naufragi sono ricordi, cicatrici, non più ferite aperte. Ci si può aprire agli altri viandanti…
Evito di commentare la poesia…. Belle foto 🙂
😉
Riccardo non gioca più nella Fiore?????? Diventato milanista??? Avrà firmato un contratto senza dirmi nulla…..mi sentirà adesso! 😦
non lo sapevi? Non ci credo… è stato il caso del finale di stagione