Domani doppio flash mob di Amnesty Firenze in Piazza della Repubblica e sul Ponte Vecchio.
Il gruppo 014 Amnesty International Firenze organizza per il giorno 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, un flash mob.
Il ritrovo sarà tra le 19 e le 19.15 in Piazza della Repubblica (Firenze) sotto la colonna, dove gli attivisti presenti saranno riconoscibili grazie all’adesivo giallo di Amnesty “io pretendo dignità” per poter essere distinti tra la folla.
Chi vorrà partecipare potrà rivolgersi agli attivisti che distribuiranno il materiale necessario e daranno tutte le indicazioni sulle modalità di svolgimento del Flash Mob, che saranno le seguenti: alle 19.30 tre fischi comunicheranno a tutti coloro che vorranno partecipare di collocarsi al centro della piazza. In base ai compiti indicati a ciascuno dieci persone avranno un cartello con una lettera che andrà a formare la scritta NO OMOFOBIA, una persona avrà il cartello con scritto “17/5 Giornata Internazionale No Omofobia” e due avranno lo striscione di Amnesty International. Gli altri potranno avere dei cuori colorati e si abbracceranno in segno di affetto. Naturalmente servirà un fotografo per immortalare il momento. Invitiamo poi tutti coloro che faranno foto e video a diffonderli e mandarli al gruppo Amnesty Firenze tramite il profilo facebook.
Il tempo di fare un paio di foto (ne faremo, mi porto dietro la fedelissima compatta digitale) e sorprendere le persone intorno a noi e un fischio finale indicherà di disperdersi tra la folla. Ci ritroveremo poi con le stesse modalità all’altezza delle arcate (venendo dal centro le arcate di sinistra che guardano verso gli Uffizi) al centro di Ponte Vecchio alle 20.00 (non so se potrò trattenermi anche per il secondo flash mob, con il cuore sì, intanto dedico all’evento una mia foto del ponte in un tramonto di dicembre scorso) e di nuovo tre fischi indicheranno l’inizio del flash mob e uno finale il termine dell’iniziativa.
Vedi sotto e link all’articolo originale
Flashatevi un po’ anche per me…(oh, non ne posso più)…bacio!:-)*
speriamo vengano in tanti e tante… a parole ci sono sempre tutti, poi si arriva e … ci si guarda nelle palle degli occhi. Ma… piazza della Repubblica a Firenze è sempre affollata (turismo e shopping di lusso). Alle brutte, si abbraccia qualche turista e si coinvolge nel flash mob 😉
Certo, la piazza è bella anche per questo, a Roma credo che qualcosa si farà, io però oggi non potrei andare, non sono in città..:-)
tu stai facendo molto sul social network … anche informare e tentare di far ragionare diverse persone è un impegno (e non da poco, io avrei già perso la pazienza)
Mi piacerebbe venire a curiosare (non ho mai visto un flash mob dal vivo, ma al momento le probabilità sono scarse 😦
se ce la fai, fammi uno squillo… se no, stasera o domani vedrai le mie foto 😉
Anche per me è una novità, il mio primo flash mob!
Si ho visto le foto che hai messo su Facebook, mi sembra non eravate tantissimi ma comunque un po’ di partecipazione c’è stata. Non ci sono potuto venire, peccato.
all’inizio sembrava non ci fosse molta partecipazione, poi sono arrivati un po’ di attivisti… poteva andare meglio (o anche peggio), di certo ne hanno parlato pochissimo. Nulla nei giornali di oggi … mi pare
Ma c’è un motivo per cui viene celebrata oggi questa giornata?
sì, il 17 maggio è una data importante. Ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Presses Universitaires de France, 2003), la prima Giornata internazionale contro l’omofobia è stata il 17 maggio 2005, a 15 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
E poi, per chi dice che queste “Giornate” sono superflue e che sono cose private, da non “sbandierare” ecc… ripeto quel che scrivevo stamani da un’amica su facebook: perché l’andare a letto con un uomo o con una donna torni a essere (o diventi finalmente) un fatto privato di cui non deve importarci nulla, bisogna che non esistano più leggi che condannano l’omosessualità come un reato (in certi paesi si viene uccisi, condannati alla pena di morte per questo) o una condanna non scritta che porta anche in “democrazie” come la nostra a insultare, picchiare, isolare chi non nasconde la propria sessualità non conforme
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