i fiori del mio nido

Mi piacciono tanto le rose, rosa, bianche, rosse e gialle, adoro l’iris, i papaveri, il girasole, mi commuovono glicine e mughetto, poi c’è un fiore che amo fino alle lacrime e che nessuno potrà regalarmi se non in foto, perché certi fiori meravigliosi e rari sono da guardare, disegnare, ammirare, fotografare, dipingere, ma non cogliere, non toccare.

L’isola d’Elba è da una vita il mio nido preferito, tra fiori e scogli, onde e stelle, curve, picchi, rami, luci e colori cari …  

dove da bambina vivevo lunghe vacanze incantate con babbo, mamma e il primo fratellino (il secondo, Paolo, è nato quando già la stagione magica dell’estate all’Elba era tramontata. Dopo, anni di buio).

Solo nel 2006, con Sandro, ci sono tornata per la prima volta dopo vent’anni dall’ultima avventura con Pietro (il primo fratellino) che tremava ogni volta che mi tuffavo dalla scogliera o scappavo di notte dalla finestra per inseguire le storie affidate alle stelle…

 quante storie ascoltate dai pescatori di Portoferraio, dai marinai e dalle guardie del carcere di Porto Azzurro…
Adesso le ferie durano un soffio, ma il tempo vissuto intensamente vola mentre si vive, si dilata nel ricordo.


Sono stata concepita su quest’isola in una notte di luglio resa più tremante e appassionata da un incendio… così mi hanno raccontato, così mi piace immaginare quel che non posso ricordare.
Per anni, ogni estate, l’Elba è stata il mio paradiso in terra, il grembo di dolci sogni e magiche avventure. Dopo vent’anni di altre storie e disavventure, con Sandro è tornata a far da cornice a una vita viva. Anche se per pochi giorni, solo in agosto.  

La Viola dell’Elba, variante relegata ad alta quota della Viola Corsica, fiorisce in primavera, tra le rocce e i cespugli della ginestra spinosa, in luoghi alti, battuti dal vento, in Corsica, appunto, in Sardegna e all’isola d’Elba sul versante nord del Monte Capanne.

Da qualche tempo altri fiori colorano i miei ricordi elbani, come il Giglio di mare

e un amico appassionato di foto me li ha fatti ricordare con un’insolita immagine a febbraio, dopo la nevicata anche all’Elba

foto di Adriano Locci

dove sbocciano i nivei gigli di mare…
l’oasi del San Pancrazio innevata mi mancava

16 pensieri su “i fiori del mio nido

  1. Che meraviglia di immagini 🙂 🙂 Ti rinnovo anche stamattina gli auguri di Felice Compleanno, CATE 🙂
    Bacio democratico :*

  2. L’augurio più grande che ti possa fare è quello di rimanere così come sei, di non cambiare mai nulla di te. Rimanendo quella autentica persona pronta all’incanto e a vivere la meraviglia di ogni momento, insegnando a tutti noi quanta bellezza ci sia in ogni istante della nostra vita e in ogni angolo del mondo, insegnandoci ad ascoltare il nostro cuore e a vivere davvero pienamente il tempo che ci è dato. Le tue fragilità e le tue insicurezze, fonte inesauribile di fascino fatale, si smussino solo un po’ e solo quanto basta per evitare che tu soffra. Grazie di accompagnare la mia vita!

  3. Quando sono approdata all’Elba, tanti anni fa ormai, ho subito avuto l’impressione di essere a casa. Come in un deja vu ogni angolo mi è parso familiare. Mentre ristrutturavamo la piccola casa a Marciana alta in ogni stagione ho trovato il fascino delle rive fiorite e del mare blu cobalto acceso.
    E Punta nera al tramonto rosso viola con la Corsica a portata di mano.
    E l’aquila di Napoleone che ti fa vibrare nelle rocce a picco sul mare.
    E ciò che sempre mi emoziona è l’energia che ti sconvolge tuttto nel profondo che ti entra dentro appena posi il piede su quella sponda.
    Non vedo l’ora che arrivi giugno quando vado di solito, dato che mi piace trovare poca gente e tanto mare pulito.
    Lieta di averti incontrato!
    Love
    L

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