Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
tu vois, je n’ai pas oublié
les feuilles mortes se ramassent à la pelle
les souvenirs et les regrets aussi.
Et le vent du Nord les emporte,
dans la nuit froide de l’oubli…
Tu vois je n’ai pas oublié,
la chanson que tu me chantais…
sfoglierei all’infinito i ricordi delle passeggiate parigine…
Quartier Latin: rue Sainte-Geneviève, place du Panthéon, Sorbonne, Saint-Etienne du Mont, place Saint Michel, rue Descartes, rue Pierre et Marie Curie, église de Saint Séverin…
era meraviglioso passeggiare a Parigi in un inizio di novembre che senza il freddo vento del nord sarebbe sembrato primavera! Peccato per i lavori alla facciata di Saint-Sulpice, ma la piazza con la fontana dei punti cardinali meritava (non siamo entrati nella chiesa a cercare il meridiano di Parigi tra gnomone e obelisco), anche se cercavo con lo sguardo incontri di studenti al Café de la Mairie (troppi film).
Bello camminare, con lo sposo al mio fianco, per le strade ancora vuote la mattina, osservando il risveglio lento dei sans logis nei giacigli improvvisati al centro dei marciapiedi larghi (nessuno che disturbasse il sonno dei senza fissa dimora, almeno non ci è mai capitato di assistere alle manifestazioni di vile arroganza e stupida violenza che nella penisola quasi non fanno più notizia).
Magnifico godersi l’aria fresca e le chiese profumate di offerte, incenso e candele votive, le piazze popolate di parigini e turisti, ragazzi e pensionati, signore eleganti e mendicanti di tutti i colori e gli accenti, la vita fuori dalle case, ogni giorno della settimana, i mercatini e le fontane… acqua buona a disposizione di tutti (si beveva per via senza problemi, si pagava solo il vino). E i giardini, ancora giardini…
e tornare ogni volta sulle rive della Senna, in un incanto autunnale di foglie che non so immaginare in primavera. Tra meno di tre settimane le vedrò
[à Paris 3]
Tra poco ci torneremo e sono pronto a scommettere che la vedremo con occhi diversi, con prospettive diverse, quasi ci parrà un’altra città.
Perché tutto cambia e soprattutto cambiano le emozioni dentro di noi.
Ed è giusto così: magari scopriremo angoli sconosciuti e ci stupiremo di non aver fatto caso a dei particolari di cose già viste.
Sono pronto a vivere un’altra avventura e ancora bellezza e incanto.
Accanto a te e, stavolta, con due cari amici.
Non vedo l’ora!
sarà diverso, siamo diversi noi e diversa la stagione e… tutto cambia
anche se, spero, non sempre la vie sépare ceux qui s’aiment…
Apperò, apparisci apparigi….
codesta app sta crescendo?
E io che mi aspettavo la tua versione della chanson…
Visto il trattamento riservato ai senza dimora credo che mi verrai a trovare a Parigi quando l’Imu mi avrà espropriato la casa….per posticipare questo evento dovrò cominciare fin da adesso a risparmiare qualcosa. Nel mio caso spero non sia così vicina Parigi…
Hai visto Parigi in autunno, adesso la vedrai in primavera :)))
Bacio democratico :*
e se tutti si rifiutassero di pagare l’Imu? Che cosa potrebbero farci se per una volta invece di lamentarci ci si rivoltasse senza violenza? Che le fondazioni bancarie non debbano pagarla (ma gli anziani ospiti di di residenze assistite) sì …. è uno scandalo che invoca ribellione.
Si, l’ho letta ieri la notizia e mi sono sentito male. In Irlanda si stanno ribellando contro l’Imu ( tra l’altro pagheranno anche poco…) ma nessun tg in Italia si degna di darne notizia. Inutile dire che sono perfettamente d’accordo con te! :))
continuo con i ricordi parigini, intanto
allora le foglie erano rosse e cadevano… stavolta le troverai verdi e rigogliose sui rami 🙂
e forse farò pace con la primavera 😉