L’anno scorso in primavera nuvola viola è andata in pezzi. Un’altra primavera si è affacciata tra fiori di magnolia e dal cassetto delle medicine è spuntato un foglio strappato dal diario di carta. Era luglio 2011, piano piano rialzavo la testa da una brutta ricaduta in un male che è meglio non chiamare per nome (per ora, almeno):
voglia di tornare a casa… nuvola tra le nuvole. Mi sono persa e non ritrovo la strada. Ma non scordo un solo dono (né le ferite, ma questo è un altro discorso)
Mi sono persa maggio. Tutto. E anche giugno è scivolato via. Eppure sento pesare come un secolo smemorato questo tempo senza parole condivise qui. Non mi sono isolata completamente, ci sono affetti vicini che mi hanno fatto rete intorno. E nel web c’è facebook per condividere pensieri al volo, notizie, impressioni, ma il blog era un’altra cosa, decisamente. Che cos’era per me il blog nuvola viola? Quel che mi manca ora, quel che non avrei dovuto distruggere, quel che non reggevo più e che ora non saprei ricostruire (prima devo ricostruire in me salute, fiducia e voglia di andare oltre il vago desiderio di ritorno): uno spazio per evadere e per esserci, contemporaneamente. Una porta in un portale che tanto mi ha dato e troppo mi ha ferita. Anche. Uno strano diario condiviso, a metà strada tra una via di fuga dal mondo e una finestra in rete con altre finestre sul mondo o sui mondi diversi intravisti, sognati, narrati – a volte espressi in versi – dalle anime che riconoscevo vicine oltre ogni differenza, persone in cerca di quel che mi (ci) sfugge: senso, fiducia, felicità di tendere fili oltre l’abisso dell’insensatezza. Ansia di comunicare, gioia di condividere, forse anche un inconfessato bisogno di mostrarsi per dimostrarsi di esistere?
In quel portale non tornerò più. Ricomincio da qui?
ricomincia, se vuoi, ricomincia dove stai meglio, tu conti, il resti viene tutto dopo……:***
grazie, Mati :*
Sono contenta che il primo saluto sia della mia vicina di compleanno
sei tornata presto da quell’incubo e quello è ciò che conta. Qui va bene, come ovunque. Purché non torni ciò che era. Ora si guarda avanti e si ricomincia da capo. Tanto è nel cuore tutto quello che non è più su libero. E nel cuore di chi ti vuole bene. E da lì non si cancellerà mai
ritmi diversi, forse più immagini che parole… tutto nuovo, sì.
Da capo, senza capo né coda 😉
Tieniti più tra soli amici, fidati e conosciuti, è il mio consiglio, se posso darne uno.
Comunque ben tornata! Giorno simbolico, anche. Festa dell’Annunciazione che per Firenze era il primo giorno dell’anno
Grazie! Per il consiglio prezioso, anche.
Buon capodanno fiorentino
intanto, mi piace che la tua prima immagine di nuvola rappresenti un cuore… un cuore arancione. come quello che ti regalai tempo fa… 😉 bentornata (suggerirò al maestro ;-))
sei la mia fatina e fata madrina dei miei esperimenti nel web 🙂
non si può cliccare “mi piace”? 😉
GAC, ancora non mi sono ambientata… da qualche parte ci sarà anche quel pulsantino… ne scopro uno al giorno 😉
ma in realtà il pulsante non mi interessa,. era solo un modo per dirti che mi piace ciò che hai scritto :))
basta il tuo nick… ilike 😉
Tutto ha un inizio.
Sempre c’è un inizio…
che sia nuovo, un nuovo inizio
(non vorrei ripetere quel che ha portato alla fine dell’altro inizio)
Speriamo che questa nuova casa ti piaccia e ti ci trovi bene!
Ha tanti pregi e qualche difetto ma credo ti troverai bene.
Io finora ci ho scritto saltuariamente, magari ci passero più spesso.
Ho già visto diverse novità interessanti (o che prima non avevo notato)
l’idea del trasloco, sia pure virtuale, mi piaceva poco. Ora, però, dopo quasi un anno senza dimora, mi piace tirar su una tenda. Provvisoria come tutto in questo viaggio